Finalmente in partenza! Son le 11.00 e siamo arrivati al colle del Gran San Bernardo da poco. Atmosfera perfetta: il sole splende, un leggero venticello soffia quel giusto da rinfrescare, cosa può chiedere di più un pellegrino? La tradizione vorrebbe una notte spesa all’ospizio del colle, ma l’impazienza è troppa così ci incamminiamo, direzione Echennevoz. Ci sono altri due pellegrini poco dietro di noi, partiti esattamente insieme a noi, sono Roberto e Silvia, milanesi d’adozione, ma fieri della loro Novara. I sentieri che percorriamo sono magnifici, a mezzacosta sul versante della montagna dapprima, poi lungo mulattiere intorno a minuscoli centri montani. La valle d’Aosta è uno splendore, le indicazioni del sentiero 103 sono così precise che rispettano persino i tempi di percorrenza indicati! Dopo un pomeriggio di cammino arriviamo finalmente a Echennevoz, dove ci sistemiamo al carissimo Ostello Dortoir. “40 euro notte, cena e colazione” dice la proprietaria. Ringraziamo e chiediamo di scorporare i prezzi, così scopriamo essere 23 per la notte e 17 per la cena. Alla fine ripieghiamo su di una cena più spartana fatta di un’insalata e un piatto di pasta (che la signora poi ci farà abbondantissimo) per risparmiare qualcosina. I prezzi sembrano davvero elevati rispetto ad altri posti lungo la via, ma la Valle d’Aosta in se è molto cara, quindi rapportati, mi permetto di dire che sono praticamente in linea con tutte le altre accoglienze private del percorso. Le mie compagne di viaggio si stanno comportando veramente bene, nonostante la durezza del percorso e il caldo, oggi non ho sentito nemmeno una lamentela. Distrutti, ma contenti, ci buttiamo nel letto e non sono nemmeno le 21.00.
Un abbraccio
D.